Nello spazio espositivo della galleria Roversi nel centro di Forte dei Marmi, verrà proposta una serie di opere del 2018 del nostro artista Vincenzo Bartoli, in cui racconta in pittura da diverse angolazioni stilistiche e tematiche, un universo onirico e inconscio fatto di metafore simboli e segni  tra ricordi e visioni, con cui ci porta a viaggiare verso l'ignoto e il mistero. Queste opere sono la massima espressione visiva della traduzione dell’inconscio su un modello figurato, dove non è progetto di creazione di un immagine, ma rappresentazione di uno spazio senza tempo, un’altra dimensione, dove le immagini inconsce si manifestano direttamente lì e l’artista a coglierne la rappresentazione, in modo che questa diventi leggibile e decodificabile. Sicuramente sono immagini germinali, abissali, ognuno le vede a suo modo e gli dà la propria interpretazione, ma il risultato certo consiste in una serie di visioni che fluttuano sulla superficie, come fantasmi seducenti e senza redenzione immersi in un’orgia di mistero e il turbamento emotivo che può originarsi dal continuo ricombinarsi di realtà e proiezione onirica.


 

OPERE
Frammentazioni esistenziali 2017 olio su tela 230 x 200 cm
L'assenza dell'Io 2017 olio su tela 100 x 150 cm
Lo specchio 2017 olio su tela 100 x 150 cm
L'attesa del perturbante 2018 olio su tela 100 x 100 cm
ARTISTA

Vincenzo Bartoli nasce a Barcellona in Sicilia il 14 novembre del 1968. La sua carriera artistica inizia nel 1982 prendendo lezioni di disegno e pittura alla scuola libera del nudo presso l’Accademia di Belle Arti a Roma. Dopo un periodo di maturazione con la realizzazione di opere figurative in senso classico alla Ingrès, nel 1998 sente la necessità di superare questa indole giovanile e accademica, con la sua prima personale alla Galleria Vittoria in via Margutta a Roma, esponendo una serie di lavori di impronta esistenzialista dove alla figurazione classica contrappone quella emozionale espressionista fatta di pennellate sintetiche dai colori fortemente cupi. Sono anche gli anni degli studi approfonditi della storia dell’arte, del surrealismo, della metafisica, della filosofia presocratica e psicoanalisi freudiana in particolare l'interpretazione dei sogni. Questa esperienza darà forza alla visione di una nuova creatività, non più di mera riproduzione della realtà ma di ricerca e sperimentazione stilistica e tematica.